Massi erratici

Cari topini oggi vi voglio parlare di una cosa particolare.

Un po’ di tempo fa, andando in giro con la mia amica Tometta, ci siamo trovati in una pianura dove c’era un grosso pietrone.

Su questo masso gigantesco alcuni uomini si stavano arrampicando a mani nude, senza corde.

Io e la mia amica siamo rimasti parecchio colpiti da questa cosa e ci siamo fermati un bel po’ a guardare incuriositi.

Innanzitutto ci domandavamo che cosa ci facesse quel grosso masso in quel posto e poi, che specie di sport fosse quello che vedevamo.

Quindi, come al solito, per scoprire tutte queste cose siamo andati da Tupun, in biblioteca, per risolvere questi due misteri.

Nei libri, cari amici miei, ci sono veramente un sacco di cose, di spiegazioni!

E così abbiamo scoperto che la pietrona era un masso erratico e che quel particolare tipo di arrampicata si chiama arrampicata sui sassi o bouldering.

Il bouldering è una pratica sportiva che richiede una grande preparazione atletica. Gli uomini e le donne che ci si dedicano devono scalare, senza corde né chiodi né moschetti, ma solo con le mani e i piedi, queste pietrone alti circa 8-10 metri.

E i massi erratici invece, sapete cosa sono?

Essi sono dei grossi blocchi di pietra che si trovano in cima a delle colline o in mezzo a delle pianure insomma, in posti in cui non dovrebbero esserci!

Vengono chiamati “erratici”, (che vagano), perché sono pietrone che hanno camminato ma… non con le loro gambe! Sono stati trasportati nei luoghi in cui si trovano dai ghiacciai quando questi si espandevano.

In pratica, la forza del ghiaccio è stata  in grado di trasportare questi enormi macigni dalla montagna al fondo delle valli e,  una volta che i ghiacciai si sono ritirati, i pietroni  sono rimasti nel luogo in cui erano stati trascinati.

Io, Tometta e Tupun abbiamo scoperto che di questi macigni, (muti tesimoni di un gelido passato),  ce ne sono un sacco in giro per il mondo, in tutte quelle valli che sono di origine glaciale ossia, che sono state formate dalla espansione e dal successivo ritiro dei ghiacciai.

In Italia di massi erratici ce ne sono un sacco. Alcuni, particolarmente interessanti, li possiamo trovare: in Piemonte, (ad esempio tra Rivoli e Reano; a Vonzo, una frazione di Chialamberto; nelle Valli di Lanzo), in Lombardia, (in provincia di Como; sul lago Maggiore, in Valtellina).

Una volta queste grosse pietre ispiravano la fantasia degli antichi che, spessissimo, inventavano storie fantastiche per spiegare l’origine dei massi. Tra queste fiabe una è piaciuta tanto a Tometta e ve la voglio raccontare. Essa riguarda la famosa Pietra Cagni di Groscavallo. Si racconta che il Diavolo, arrabbiatissimo verso gli abitanti di un paese, decise di prendere un grosso masso e di scagliarlo sulle case. Mentre il cattivone era in volo con il pietrone in braccio, grazie alle preghiere degli abitanti Dio trasformò i cuore del macigno in oro. Essendo l’oro molto più pesante della pietra, ad un certo punto il Diavolo non riuscì più a tenere in mano la roccia e la fece cadere. Provò tante volte a sollevarla ma non ci riuscì e gli abitanti del paesino furono salvi.

Oggi sono ancora visibili delle gallerie che attraversano la Pietra Cagni. Gallerie scavate da  acuni uomini che hanno cercato l’oro dentro il pietrone!