I papà di Topotoma e il mondo magico di un pittore della natura: Nick Edel
Cari topini, il nostro amico Topotoma è tremendamente fortunato: ha un papà naturale che è Topomustacchio, topolone deciso e forte con grandi baffi neri, che grazie al profondo amore nei confronti della sua dolce mogliettina Topelena, ha messo al mondo il nostro impavido roditore: simpatico, dolce, onesto e sempre rispettoso del prossimo con il quale riesce facilmente ad intrecciare nuovi rapporti di amicizia.
Sì, ma non basta… ha anche tre (ben tre, avete capito bene) altri papà! Sono coloro che l’hanno “pensato” e si chiamano Ermanno, Beppe e Silverio. Il primo ha immaginato che tipoditopo avrebbe dovuto essere, il secondo si è messo a battere come un matto sulla tastiera del computer per raccontare tutte le sue peripezie, il terzo ha temperato la matita e lo ha disegnato, per fare diventare lui ed i suoi compari dei veri amici da mettere nel cassetto della vostra fantasia tenendo sempre a mente facce buffe, salti, espressioni di stupore o gioia.
Io sono il terzo, quello della matita e, naturalmente, a mia volta ho un papà. Amici, quello che mi sento di augurare a tutti voi piccoli topastri è di avere la fortuna di condividere con i vostri super-papi momenti, giornate, avventure stupende come è capitato a me. E’ bellissimo e vi rimarrà per sempre in un cassetto lì vicino a quello della fantasia, del quale vi ho parlato poco fa: il cassetto dell’AMORE, non sarà neanche necessario aprirlo tanto quello che contiene è talmente esplosivo che all’improvviso, magari quando da grandi neanche ve lo aspetterete, vi prenderà con un grande calore facendovi tuffare in ricordi di fatti, luoghi, momenti e amici indimenticabili… sarà uno spasso!
Il mio papà si chiama Nicola, detto “Nick”. Ho vissuto con lui le avventure più belle della mia vita, in montagna, in campagna, sui fiumi, sui torrenti, con i cavalli, con i cani: è stato bellissimo! Mi ha insegnato ad amare la natura e gli animali, mi ha insegnato a svegliarmi tra i camosci, mi ha insegnato a riconoscere, guardare e fotografare i galli forcelli. Sì, topini: degli animali selvatici che volano, dei quali mi sono innamorato perdutamente e che hanno rappresentato e rappresentano una delle passioni più forti della mia vita. Tante volte siamo partiti solo lui ed io, dopo cena, per essere i primi a vederli al mattino dopo in cima alle montagne, nel mese di maggio quando fanno delle grandi e spettacolari litigate per trovare una fidanzata! Che avventure, amici!!

Oltre a ciò Nick mi ha trasmesso la voglia di disegnare e mi ha insegnato a farlo. Proprio così: il mio papà è un importante pittore, un pittore della natura. Disegna soprattutto le montagne e gli splendidi animali selvatici che le popolano. Proprio qui, vicino a noi in mezzo alle Alpi non lontane dalle nostre case, si erge la “sua” montagna: si chiama “Monte Albergian”, alta ben 3.034 metri, alle sue falde c’è un posto che si chiama “posto di Nick”, tanto il nostro pittore ha frequentato quei luoghi incantati. Si trova in Val Chisone ed anche voi potrete andare a fare una bellissima passeggiata in quei luoghi da favola se mamma e papà vi porteranno. Certamente potrete incontrare le simpaticissime marmotte (dette le portinaie della montagna), se avrete fortuna dei caprioli o dei camosci e se proprio sarete fortunatissimi – perchè no! – magari vedrete volare addirittura un gallo forcello… ho detto forcello eh, non porcello! State tranquilli: in ogni caso al di là dell’essere fortunati o meno sarà un’occasione strepitosa per passare una giornata indimenticabile con coloro ai quali volete più bene, immersi in una natura strepitosa ed incontaminata, parola di papà di topo!

TOPOTOMA ED IL PITTORE DELLA NATURA
Tutto nasce così, ve lo racconto: il papà Beppe, sì quello che batte sui tastini del computer come un picchio verde che mitraglia con il becco il tronco di una betulla, ha deciso di farmi una sorpresa e senza dire nulla ha scritto questa storia dove il nostro mitico Topotoma, arrivando in un posto fatato in montagna, incontra questo particolare signore che… eh no, basta così! Non voglio rovinarvi la sorpresa: correte a leggere la favola sul sito di Topotoma, con i vostri genitori!
Ciao amici,
Silverio.