ERMANNO EANDI

Nato a Torino il 17 Novembre del 1963 è stato un giornalista, uno scrittore ed un poeta ma anche attore e cantante, visceralmente innamorato di Torino e del Torino Calcio.

Vantava innumerevoli collaborazioni con testate piemontesi quali: Tuttosport, (indimenticabile la sua rubrica “In Maratona”, pezzi poi raccolti, in parte, nel libro “Dove osano i granata” della Brandipopoli), con il giornale Cronaca Qui, con la rubrica poetica “Torino in versi” e con Vita Diocesana pinerolese.
Direttore e fondatore delle testate online T’informa news e Borgo San Secondo news, è stato direttore del Valsangone network e presidente del CESIS (Centro Europeo Spettacolo Informazione e Cultura).

Spesso ospite in tanti programmi televisivi dedicati al Torino Calcio, ha anche recitato in numerosi spettacoli teatrali comparando sia come attore, sia come narratore delle sue poesia.

E’ stato speaker e doppiatore di cortometraggi e documentari e persino cantautore e cantante. (Sua la canzone “Filadelfia” che ha cantato durante la riapertura del tempio granata).

E’ stato presentatore di numerosi premi di poesia, mostre d’arte e manifestazioni pubbliche.

Inventore dei “poequadri” e delle cartoline poetiche, composizioni in cui l’arte pittorica e le illustrazioni si sposano con la poesia. Tra le sue numerose poesie ricordiamo: quella declamata, in mondovisione, in occasione della ostensione della Sindone, nel 1998, in presenza di Papa Giovanni Paolo II e “sedia a ruote”, letta nel 2018 dall’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla Camera dei Deputati, per la “Giornata della disabilità”. Convinto che “la poesia alberga nel cuore di tutti, specie in chi non diremmo proprio”, ha tenuto, in alcune scuole e in alcune carceri, dei laboratori poetici che diventarono esperienze d’integrazione e di educazione attraverso il bello.

Tra i suoi libri ricordiamo: Il pazzo della Mole; Sportiamoci in versi; Dove osano i granata; Il Torino siamo noi; Quelli che hanno capovolto il cielo.
Grande tifoso granata, per il 50esimo della Tragedia di Superga aveva realizzato la cartolina e il poster celebrativo e, a Frossasco, nel Novembre del 2007 gli era stato dedicato un Toro Club presieduto dall’imprenditore e amico Paolo Dora.

A Febbraio del 2020,( poco prima dello scoppio della pandemia), in una cena con due amici (Silverio e Giuseppe), accetta di partecipare alla stesura del primo libro di Topotoma ma stabilisce , da subito, che “il topo” sia un personaggio etico, capace di veicolare ai bambini messaggi buoni, puliti, giusti e utili.

Ci lascia, per sempre, il 20 Maggio del 2020